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Call of Duty: Black Ops Cold War, la recensione

Call of Duty. Tre parole che, per molti giocatori, sono diventate da tempo sinonimo di sparatutto in prima persona. Ma non solo. Sono diventate anche sinonimo di sfide multigiocatore. Di mappe da conoscere a memoria anche nei più piccoli anfratti. Di armi, abilità e poteri da sprigionare al momento opportuno. Di una storia che, anno dopo anno, ha acquistato sempre maggiore dignità e peso. Di orde di zombie famelici, da affrontare senza esitazione per portare a casa la pelle. Lo sono diventate, e lo sono tutt’ora. Anche nel 2020. Anche in Call of Duty: Black Ops Cold War.

call of duty black ops cold war

Storia, multigiocatore, zombie. In Call of Duty Black Ops Cold War non manca veramente nulla.

La Guerra Fredda

La Campagna di Call of Duty: Black Ops Cold War, come lascia peraltro ampiamente presagire il titolo stesso, ci trasporta nel vivo della Guerra Fredda. Lo fa con una storia che non è un mero pretesto per giustificare una sequela infinita di scontri a fuoco, ma costruendo un’impalcatura solida. Una trama che funziona, e che accompagna piacevolmente il giocatore dai titoli di testa a quelli di coda. Una narrazione che non disdegna qualche colpo di scena e che propone anche un semplice sistema di scelte che, in particolari frangenti, permette di indirizzare lo scorrere degli eventi in una direzione o in un’altra. Nulla di stravolgente a livello strutturale, ma un’interessante extra che potrebbe spingere i più curiosi a cimentarsi più volte nei panni dell’agente Bell per sperimentare strade differenti e scoprire tutti i finali disponibili.

Call of Duty: Black Ops Cold War

Nel corso della modalità Campagna sono presenti alcune scelte di dialogo che determinano il corso della storia.

Morti viventi pronti a uccidere

Ci sono anche loro, non preoccuparti. Parlo degli zombie. Ormai presenza fissa di tutti i nuovi capitoli della saga di Call of Duty, i morti viventi infestano anche Call of Duty: Black Ops Cold War. Tornano in azione in una nuova mappa, denominata Die Maschine che grazie alla sua conformazione colpisce e cattura sin dai primi istanti. C’è tanto spazio di manovra, ci sono tanti segreti da scoprire, tanti potenziamenti da sbloccare e tante attività secondarie. Ci sono decine di nemici da massacrare, e per farlo è possibile usufruire sin dall’inizio di un arsenale degno di tale nome. Al contrario di quanto abbiamo visto in passato infatti, la modalità zombie condivide con il multiplayer la progressione del personaggio. Bene, anzi molto bene per il sottoscritto. Perché diciamo la verità, usare una pistoletta da quattro soldi nelle prime fasi poteva anche essere divertente, ma partire subito a spron battuto lo è ancora di più.

Call of Duty: Black Ops Cold War

Anche in Cold War è presente la modalità Zombie. Sopravvivere alle ondate di morti viventi non sarà affatto facile.

Combattere in compagnia

Dici Call of Duty, pensi al multigiocatore online. Da sempre il fiore all’occhiello della saga, anche in Call of Duty: Black Ops Cold War assurge al ruolo di assoluto protagonista proponendo una mole più che discreta di contenuti. Modalità classiche, che tutti conosciamo e apprezziamo, si affiancano ad alcune novità, con un mix che permette di combattere da soli, ma soprattutto a squadre. Tra difendere un “vip”, conquistare punti strategici, massacrare chiunque si muova e far detonare bombe c’è solo l’imbarazzo della scelta, con situazioni di gioco differenti da affrontare con approcci differenti. Interessante anche il layout delle mappe, che propongono soluzioni sostanzialmente diverse tra loro. Spazi più ampi, aree più anguste, navi da guerra e deserti, resort sulla spiaggia e basi disperse in mezzo alla giungla. Qualunque luogo è adatto per combattere.

Call of Duty: Black Ops Cold War

La modalità multigiocatore è sufficientemente ricca, e dispone del cross play tra PlayStation 4 e PlayStation 5.

Come si spara?

Allo stato attuale Call of Duty: Black Ops Cold War è un titolo che, nel complesso, funziona piuttosto bene. Il pacchetto messo in campo da Treyarch convince in ogni modalità, e armi in mano è davvero divertente scaricare il proprio caricatore sui nemici. Ho apprezzato la scelta di proporre un TTK (time to kill, tempo necessario per uccidere un avversario) più generoso rispetto a quanto abbiamo visto in altri titoli della serie (qualcuno ha detto Modern Warfare?), ed è degna di menzione anche la notevole varietà di armi e di supporti bellici selezionabili. Manca ancora un po’ di equilibrio all’interno dell’arsenale, con alcuni modelli decisamente più performanti di altri, ma si tratta di un difetto che colpisce molti FPS al lancio, e che potrà essere tranquillamente limato in corso d’opera. Bene anche i controlli. Il pad non sarà mai a livello della combo mouse/tastiera, ma se la cava comunque in maniera apprezzabile.

In conclusione

Promosso. Call of Duty: Black Ops Cold War è un titolo che merita di essere ampiamente promosso. Un’esperienza che convince in ogni sua componente, dalle scelte strutturali al comparto tecnico, e che propone una mole di contenuti più che adeguata. I margini di miglioramento non mancano, e qualche difetto c’è (intelligenza artificiale nella campagna e bilanciamento armi), ma chi ama dedicarsi al combattimento simulato si troverà tra le mani un gioco capace di tenerlo occupato per ore, giorni e mesi.

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Sviluppatore: Treyarch, Distributore: Activision, Piattaforme: PlayStation 4 (provato), PlayStation 5  

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Giocabilità

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Longevità

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Grafica

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Audio

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Extra

Ricco di contenuti e divertente

PRO

IA modesta e armi da calibrare

CONTRO

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GLOBALE

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